[...]
io non sono cambiato,
il cuore ed i pensieri son gli stessi,
sul tappeto magnifico dei versi voglio dirvi qualcosa che vi tocchi.
buona notte alla falce della luna
sì cheta mentre l'aria si fa bruna,
dalla finestra mia voglio gridare contro il disco della luna.
la notte è così tersa,
qui forse anche morire non fa male,
che importa se il mio spirito è perverso e dal mio dorso penzola un fanale.
oh pegaso decrepito e bonario,
il tuo galoppo è ora senza scopo,
giunsi come un maestro solitario e non canto e non celebro che i topi.
dalla mia testa come uva matura
gocciola il folle vino delle chiome,
voglio essere una gialla velatura gonfia verso un paese senza nome.
autore: angelo branduardi
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