2.9.06

28.8 challapata-coquesa [201-4720]

appena fuori da challapata, l'asfalto si trasforma, prima diventa asfalto sbriciolato, poi terra e poi...

poi l'inferno degli ammortizzatori: tôlé ondulé o -come lo chiamano qui- calamina.

il passaggio di mezzi pesanti (troppo pesanti per il fondo) deforma la strada facendola diventare -appunto- ondulata, con una "lunghezza d'onda" (cioe' la distanza fra due gole) di 40-60 centimetri e una ampiezza (distanza fra gola e apice) di una ventina.

dopo 30 km di calamina mi scoppia l'ammortizzatore posteriore, l'olio schizza dappertutto (soprattutto sul freno), resta solo la molla ad attutire il tole ondule, la moto e' ingovernabile ma -in un modo o nell'altro- resta in piedi e va avanti.

continua...

continua per forza, siamo a 3700 metri di altezza, a sud del lago poopo, nel mezzo del nulla dell'altiplano boliviano e non ho alcun modo per chiamare la wp (fabbricante del mio ammortizzatore, cambiato appena prima di partire), mi limito a mandare accidenti a tutta la dirigenza dell'azienda.

si continua fra calamina e sabbioni, con la ruota posteriore che rimbalza e urla.

anche il gs 1150 adv di ale ha avuto lo stesso identico problema, in prima o in seconda, a 20-30 km/h arriviamo a garci-mendoza, al limite del salar de uyuni.

mangiamo appoggiati al palacio de justicia e poi entriamo nel salar: 12.000 km quadrati, il piu' grande deserto di sale del mondo.

aggiriamo il vulcano tunupa, correndo sul fondo bianco e piatto, e dopo un guado entriamo a coquesa, con le sue case di fango e tetto di paglia, l'energia elettrica e' fornita da un generatore acceso per qualche mezz'ora, la luna crescente e' perfettamente orizzontale e sembra un sorriso... anch'io sorrido, nonostante la moto mezza andata, sono in un posto meraviglioso, la croce del sud e' enorme e precisa, ci indica dove andremo domani.

ceniamo e crolliamo addormentati.

giorno successivo

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