28.6.07

il lavoro sporco


la prepotenza non abita a roma:
è stata sfrattata dalla delazione.

da questo manifesto, affisso dal comune, si deducono alcune cose:

1. il comune non ha un censimento dei suoi beni;
2. men che meno dei fruitori di questi;
3. non intende assoldare qualcuno per costruire una banca dati;
4. preferisce far conto sulle soffiate dei cittadini.

leggendo il trionfalistico comunicato del comune se ne inferiscono altre:

a. 3 denuncie su 4 sono farlocche;
b. al comune non sanno nulla di statistica (credono nella linearità delle denunce e dei recuperi, in culo a bayes fra gli altri);
c. peggio, il sindaco non sa fare i conti (anche ipotizzando la linearità di cui al punto b. si avrebbe che per recuperare 2500 alloggi ci vogliono quasi 7 anni e non 5).

ma quest'operazione è una cosa di sinistra?

il tono del comunicato è sostanzialmente giustizialista-imprenditoriale, le parole ricorrenti sono "legalità" e "euro", con un paio di accenni al vantaggio collaterale di dare le case sgomberate a chi legittimamente ne ha diritto.

"Con quest'attività il Comune vuole ripristinare la legalità contrastando un fenomeno che negli ultimi anni ha assunto dimensioni intollerabili, alleviare l'emergenza abitativa assegnando così le case a persone che da anni aspettano in graduatoria"

quindi una volta liberati 2500 alloggi si avranno 2500 nuclei (che chissà oggi dove dormono) sotto il tetto loro spettante, contestualmente si creeranno 2500 neo-sgomberati che si metteranno in graduatoria per avere un alloggio... insomma una versione politico-edilizia del gioco del 15.

è quindi palese che il beneficio economico di questa operazione (risparmiare 20 milioni di euro entro la fine dell'anno) è, in realtà, solo un beneficio finanziario: si procrastina la spesa, non la si evita.

e poi, battaglia per la legalità sì... ma è una battaglia contro chi?

non contro i politici e potentati vari che occupano sottocosto case di valore inestimabile (non è abusivo questo privilegio?) e neanche contro chi -abusivo in una accezione più letterale del termine- occupa grandi spazi in modi più o meno concertati politicamente (nunzio d'erme, di rifondazione comunista, è portavoce delle istanze dei centri sociali e ha avuto una delega -da veltroni- al bilancio partecipato).

no, questa è una battaglia contro i miserabili, contro chi occupa -senza protezioni- per non dormire sotto i ponti.

ed è una battaglia doppiamente infame per i mezzi con cui viene condotta, mi ricorda l'argentina della mia gioventù quando i tassisti e le puttane erano tutti confidenti della polizia: se veltroni fosse mai stato comunista avrei detto che il suo modello è honecker ma data la sua incondizionata ammirazione per gli states devo ipotizzare che sia mccarthy, altro che kennedy.

allora, a che pro tutto ciò?

secondo me, l'unico vero scopo di questa operazione è politico, cioè appropriarsi della "battaglia per la legalità", slogan sostanzialmente destrorso e leghista ma che non può mancare nel catalogo del nuovo leader di rifondazione democristiana.

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