15.8.06

14.8 huaraz-lima [360-2100]

dovrebbe essere una tappa di trasferimento di poco meno di 400 km, ma al tasello non si comanda e dopo qualche decina di minuti deviamo per pastoruri per vedere le puyas raymondii e farci 40 km di strada bianca fra lagune e colline con lo sfondo della cordigliera innevata... splendido.
le puyas raymondii sono piante singolari: sembrano delle palme nane (alte 1-2 metri) che fioriscono una sola volta e poi appassiscono.
per fiorire ci mettono dai 40 ai 100 anni, tirano su una infiorescenza falliforme bianca di una decina di metri (con 6.400.00 semi) e a primavera muoiono.

usciti dal parco scavalliamo sotto un sole accecante il passo di chiquian a 4200 m.s.l.m. (pranzo) e poi giu', verso il mare.
80 km di curve, controcurve, tornanti, controtornanti e poi di nuovo curve... senza soluzione di continuita'. il rettilineo piu' lungo sara' di 200 metri (e non ce ne sono molti).

su un asfalto che non e' perfetto come nei giorni precedenti ma che e' praticabilissimo, infatti lo pratichiamo a 100-120 all'ora.
arrivati giu' il commento unanime e': "lo rifacciamo?!"

no, non possiamo rifarlo siamo di nuovo sulla panamericana e lima ci aspetta.

se in quota il sole spaccava le pietre, a livello del mare il cielo e' coperto.

una nebbiolina leggera diventa fitta e poi si trasforma in una pioggerella di goccioline che galleggiano nell'aria: la garua.

non riesco a tenere la visiera pulita, la alzo e sposto il problema sugli occhiali.

si fa buio e abbiamo ancora parecchi km da fare.

noto che il gs di tommygun illumina la strada davanti a se' molto meglio del mio, lo imputo ai fari addizionali e li aggiungo mentalmente alla wishlist.

inizio a preoccuparmi quando invece di vedere il classico trapezoide di luce proiettato davanti a me, vedo la mia ombra... sono senza faro anteriore.

arriviamo finalmente a lima.

ho la schiena contratta dalla tensione degli ultimi km, ma siamo in albergo.

giorno successivo

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