mio cuggino e la passera di cioccolata

nelle camel c'è l'oppio, nelle lucky strike -a volte- un tocco di fumo (solo a volte, per questo si chiamano lucky strike), mio cugino ha trovato un bel cagnolino che poi si è rivelato essere un topo gigante della birmania, la fidanzata di mio cugino fa l'infermiera e mi ha raccontato gli imbarazzanti motivi per cui alcune focose (e particolarmente sfortunate) ragazze devono ricorrere al pronto soccorso, una volta ho visto un incidente in cui è stato coinvolto un motociclista che sembrava illeso, ma quando si è tolto il casco la testa si è aperta in due...

alcune di queste leggende metropolitane sono state immortalate da "elio e le storie tese" nella canzone mio cuggino, ciononostante qualcuno cerca ancora di rifilarmi una di queste fole, e io m'incazzo -più o meno- a seconda del rapporto che mi lega al propalatore di improbabilità.

quello che trovo inammissibile è che a sparare idiozie, perdippiù razziste, sia una testata di primaria importanza nazionale.

la repubblica, qui, afferma che una zingara ha tentato di rapire un bambino di 3 o 4 anni, in una spiaggia, nascondendolo sotto la gonna.

i miei due lettori potrebbero non sospettarlo, ma anch'io sono stato un bambino di 4 anni, una volta, e non mi sarei ficcato sotto una gonna neanche se la proprietaria avesse avuto la passera di cioccolata (cit.), figuriamoci stare quatto quatto sotto gli stracci di una zingara a 40 °C all'ombra (ombra, nel caso, probabilmente più calda e odorosa).

gli zingari NON rapiscono i bambini, ne fanno già abbastanza da soli (divertendosi di più e rischiando di meno), e chi dice il contrario -come fa repubblica- propala memi razzisti.

memi peraltro piuttosto sputtanati (qui il commento di ida magli del 2003).

resto in attesa che repubblica ci racconti che i bambini vengono rapiti per rubar loro gli organi.