12.12.08

gonfio tevere

stamane.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Guardare il fiume fatto di tempo e di acqua
E ricordare che il tempo e un altro fiume.
Sapere che noi ci perdiamo come il fiume
E che i volti passano come l'acqua.

Sentire che la veglia e un altro sogno
Che sogna di non sognare e che la morte
Che la nostra carne teme e questa morte
Di ogni notte, che si chiama sogno.

Vedere nel giorno e nell'anno un simbolo
Dei giorni dell'uomo e dei suoi anni.
Convertire l'oltraggio degli anni
In una musica, una voce e un simbolo.

Vedere nella morte il sogno, nel tramonto
Un triste oro, tale e la poesia
Che e immortale e povera. La poesia
Torna come l'alba e il tramonto.

Talora nel crepuscolo un volto
Ci guarda dal fondo di uno specchio:
L'arte deve essere come questo specchio
Che ci rivela il nostro proprio volto.

Narrano che Ulisse, sazio di prodigi,
Pianse d'amore scorgendo la sua Itaca
Verde e umile. L'arte e questa Itaca
Di verde eternità, non di prodigi.

Ed è pure come il fiume senza fine
Che scorre e rimane, cristallo di uno stesso
Eraclito incostante, che è lo stesso
Ed è altro, come il fiume senza fine.