c'è un gran bel sole, decido di partire in jeans e lego sopra i pacchi gli stivali vecchi, affinche si asciughino.
a wroclaw, poco più di 100 km prima del confine con la cekia inizia a piovere, mi metto la mia tutina fosforescente e via.
a wroclaw la tangenziale è secante, cioè quella cosa che -secondo la mappa- dovrebbe passare intorno alla città, passa -nella realtà- in mezzo alla città e al suo traffico, facendo una serie di giri che mi fanno perdere l'orientamento, fortuna vuole che ogni tanto sia indicata la strada.
sfortuna invece vuole che la mia tutina fosforescente abbia un buco da qualche parte, e inizia a entrarmi acqua e a inzupparmi i jeans.
attraverso il confine con la repubblica ceca che l'acqua mi è anche entrata nello stivale destro.
verso il tardo pomeriggio smette di piovere e la cekia mi regala un tramonto indimenticabile, sono fradicio e ho fretta, non mi fermo a fotografarlo, tornerò.
ricomincia a piovere.
mi fanno male le braccia, ho i crampi alle gambe e attacchi di brividi per il freddo, ma ho fatto meno di 750 km e me ne mancano almeno 100 per arrivare in germania.
riprogrammo la tappa e decido di arrivare a regensburg, un centinaio di km in meno.
entro in germania e si accende la spia della riserva della benzina.
poco male, vuoi che non ci sia un benzinaro sulle autostrade tedesche?
no, non c'è.
un cartello indica che mancano 71 km a regensburg, io non credo di farne più di 50 in riserva.
nelle discese metto il folle, vado pianissimo sulla corsia di emergenza e infine decido di uscire alla ricerca di un benzinaio in uno dei paesini.
non lo trovo, piove, sono zuppo e senza benzina... chatwin mi rimbomba nella testa che ci faccio qui?
risalgo sull'autostrada e con i vapori arrivo a regensburg nord, esco e subito dopo la discesa c'è un oasi dell'agip, proporrò che il cane sei zampe venga beatificato.
faccio il pieno e mi indicano anche l'unico albergo nelle vicinanze.
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