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7.9.07
pochi capiranno
ma a quelli che capiranno farà senz'altro sorridere.
contributo di oppi che aggiunge: a proposito, non mi ricordavo come si chiamava il sito del tuo blog, allora sono andato su google mettendo "la norvegia e' bellissima" e ovviamente era il primo della lista...
controllate pure.
18.8.07
13.8.07
12.8 capo nord-inari [405-5946]
la norvegia è bellissima.
nordkapp, è un po´ emozionante esserci, non tanto -o non solo- per il panorama (all´orizzonte si vedono i ghiacciai) ma -soprattutto- per essere arrivati, dopo 9 giorni di moto e 5500 e passa km.
comunque non è difficile, è solo tanto, e ne vale la pena.
ci facciamo un po´di foto, chiacchieriamo con alcuni motociclisti (molti italiani, qualche spagnolo, un francese, un paio di tedeschi) e spediamo le cartoline che -dicono- verranno annullate con il timbro di nordkapp.
parrebbe che possedere il punto più a nord d´europa sia un bel business.
iniziamo la discesa.
ci rifacciamo -in senso inverso- gli ultimi 150 km, e ancora renne, poi altri 150 in norvegia per attraversare infine il confine con la finlandia.
appena attravesato cambia, incredibilmente, tutto: le curve diventano rettilinei (con dossi, ma dritti dritti) e cala la nebbia, mista a pioggerella.
naturalmente c´è -anche qui- luce tutta la notte (siamo ancora parecchio sopra al circolo polare), ma è tutto molto spettrale.
c´è odore di ozono e di resinose, e ancora renne.
la prima renna colpisce l´immaginazione, la millesima colpisce i maroni.
sono pericolose, timide, se suoni il clacson scappano... ma non si sa se dalla parte giusta: alcune decidono di attraversare di corsa la strada, davanti alla moto.
arriviamo a mezzanotte di qui (hanno un´ora in più) a inari, troviamo un´albergo e ci spalmiamo senza neanche buttare giù i bagagli dalle moto.
nordkapp, è un po´ emozionante esserci, non tanto -o non solo- per il panorama (all´orizzonte si vedono i ghiacciai) ma -soprattutto- per essere arrivati, dopo 9 giorni di moto e 5500 e passa km.
comunque non è difficile, è solo tanto, e ne vale la pena.
ci facciamo un po´di foto, chiacchieriamo con alcuni motociclisti (molti italiani, qualche spagnolo, un francese, un paio di tedeschi) e spediamo le cartoline che -dicono- verranno annullate con il timbro di nordkapp.
e ora si torna verso casa.
ho detto che per entrare nella zona si paga... e si paga anche per uscire, altri 20 €.parrebbe che possedere il punto più a nord d´europa sia un bel business.
iniziamo la discesa.
ci rifacciamo -in senso inverso- gli ultimi 150 km, e ancora renne, poi altri 150 in norvegia per attraversare infine il confine con la finlandia.
appena attravesato cambia, incredibilmente, tutto: le curve diventano rettilinei (con dossi, ma dritti dritti) e cala la nebbia, mista a pioggerella.
naturalmente c´è -anche qui- luce tutta la notte (siamo ancora parecchio sopra al circolo polare), ma è tutto molto spettrale.
c´è odore di ozono e di resinose, e ancora renne.
la prima renna colpisce l´immaginazione, la millesima colpisce i maroni.
sono pericolose, timide, se suoni il clacson scappano... ma non si sa se dalla parte giusta: alcune decidono di attraversare di corsa la strada, davanti alla moto.
arriviamo a mezzanotte di qui (hanno un´ora in più) a inari, troviamo un´albergo e ci spalmiamo senza neanche buttare giù i bagagli dalle moto.
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12.8 alta-capo nord [253-5541]
la norvegia è bellissima.
partiamo con calma dopo la solita colazza nordica (e ci aggiungo le aringhe in vari modi, sia mai che non mi viene sete).
il paessaggio è -al solito- meraviglioso, le renne abbondano (sia vive che morte), riesco pure a filmarne alcune che corrono appaiate alla moto.
direi che quella prima renna che mi ha attraversato la strada non era una renna, forse un alce: le renne sono molto più piccole.
si sale di latitudine e in altezza, non molto, qualche centinaio di metri fra le dolci curve norvegesi finchè si arriva a una barriera: per entrare nella zona di capo nord si paga (circa 20 €).
partiamo con calma dopo la solita colazza nordica (e ci aggiungo le aringhe in vari modi, sia mai che non mi viene sete).
il paessaggio è -al solito- meraviglioso, le renne abbondano (sia vive che morte), riesco pure a filmarne alcune che corrono appaiate alla moto.
direi che quella prima renna che mi ha attraversato la strada non era una renna, forse un alce: le renne sono molto più piccole.
si sale di latitudine e in altezza, non molto, qualche centinaio di metri fra le dolci curve norvegesi finchè si arriva a una barriera: per entrare nella zona di capo nord si paga (circa 20 €).
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12.8.07
cattiveria con il sole a mezzanotte
è l´una del mattino, c´è una luce da tramonto, e sono un po´adrenalinico perchè domani si arriva alla meta e -in un certo senso- alla metà del viaggio.
ho aggiornato il blog, controllato la posta, visitato un paio di blog altrui e direi che -in teoria- avrei proprio finito di tippettare su internet.
però c´è un però... due pischelli biondissimi e muniti di occhi chiarissimi, con l´aria assolutamente insopportabilissima stanno aspettando che io molli l´unica postazione dell´albergo.
si sono seduti praticamente accanto a me, mi guardano con aria impaziente, fanno strani rumori con la bocca e battono le dita sui braccioli del divano.
secondo me vanno a ninna prima che io smetta.
ora controllo tutta la stampa web...
update (01:40): sono andati a dormire, ora posso andare anch´io.
ho aggiornato il blog, controllato la posta, visitato un paio di blog altrui e direi che -in teoria- avrei proprio finito di tippettare su internet.
però c´è un però... due pischelli biondissimi e muniti di occhi chiarissimi, con l´aria assolutamente insopportabilissima stanno aspettando che io molli l´unica postazione dell´albergo.
si sono seduti praticamente accanto a me, mi guardano con aria impaziente, fanno strani rumori con la bocca e battono le dita sui braccioli del divano.
secondo me vanno a ninna prima che io smetta.
ora controllo tutta la stampa web...
update (01:40): sono andati a dormire, ora posso andare anch´io.
11.8 narvik-alta [580-5288]
la norvegia è bellissima.
appena sveglio mi sparo una colazione olimpica con mezza forma di pane nero, uova strapazzate, uovo sodo, salami vari, prosciutto cotto, prosciutto affumicato, formaggi affettati (normale e con semini), cetrioli in salamoia dolciastra, e qualcos´altro che non ricordo.
preparo le borse, carico la moto e parto verso nord dove mi dovrei incontrare con il gruppo che arriva da svolvær.
il gruppo si è diviso e mi incontro solo con mauro, marco ed eddy.
si decide di non passare per tromsø e di fare una tirata fino ad alta, circa 450 km.
verso le 14:00, dopo 180 km ci perdiamo eddy.
sostiamo per aspettarlo ma non arriva e non risponde al telefono.
dopo 45´prendo la moto e torno indietro a vedere se si è schiantato contro un pino, faccio 50 km a ritroso e non c´è: i pini sono tutti integri.
torno all´appuntamento con mauro e marco e andiamo avanti.
alle 16:30 ci chiama e ci dice che si è perso ma che ora è avanti a noi, si becca una bella dose di improperi e ci diamo appuntamento ad alta.
oggi renne a gogò.
un branco mi attraversa la strada, più lontano di ieri, mi fermo e provo a fotografarlo, qualcosa pare si veda.
ancora avanti e a un certo punto vedo una grande (grande) macchia di sangue fresco per terra seguita (non preceduta, seguita) dalle tracce di una frenata, dopo una cinquantina di metri -a lato della strada- c´è un baracchino che vende souvenir locali a base di pelle e corna di renna, non so se sia una coincidenza, però mi fermo.
non posso fare a meno di comprarmi una pelle di renna baby (si, capisco che qualcuno lo consideri disgustoso).
ancora avanti e arriviamo ad alta dove incontriamo eddy che ha già preso le stanze in albergo, avremmo voluto fare una tirata di altri 250 km e arrivare stasera (stanotte, oggi pomeriggio? non so come si dice, è mezzanotte e c´è luce) a caponord; sarà per domani.
preparo le borse, carico la moto e parto verso nord dove mi dovrei incontrare con il gruppo che arriva da svolvær.
il gruppo si è diviso e mi incontro solo con mauro, marco ed eddy.
si decide di non passare per tromsø e di fare una tirata fino ad alta, circa 450 km.
verso le 14:00, dopo 180 km ci perdiamo eddy.
sostiamo per aspettarlo ma non arriva e non risponde al telefono.
dopo 45´prendo la moto e torno indietro a vedere se si è schiantato contro un pino, faccio 50 km a ritroso e non c´è: i pini sono tutti integri.
torno all´appuntamento con mauro e marco e andiamo avanti.
alle 16:30 ci chiama e ci dice che si è perso ma che ora è avanti a noi, si becca una bella dose di improperi e ci diamo appuntamento ad alta.
oggi renne a gogò.
un branco mi attraversa la strada, più lontano di ieri, mi fermo e provo a fotografarlo, qualcosa pare si veda.
ancora avanti e a un certo punto vedo una grande (grande) macchia di sangue fresco per terra seguita (non preceduta, seguita) dalle tracce di una frenata, dopo una cinquantina di metri -a lato della strada- c´è un baracchino che vende souvenir locali a base di pelle e corna di renna, non so se sia una coincidenza, però mi fermo.
non posso fare a meno di comprarmi una pelle di renna baby (si, capisco che qualcuno lo consideri disgustoso).
ancora avanti e arriviamo ad alta dove incontriamo eddy che ha già preso le stanze in albergo, avremmo voluto fare una tirata di altri 250 km e arrivare stasera (stanotte, oggi pomeriggio? non so come si dice, è mezzanotte e c´è luce) a caponord; sarà per domani.
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10.8.07
10.8 mo i rana-narvik [458-4708]
la norvegia e' bellissima.
mauro vuole seguire il percorso prestabilito e passare per svolvær, io voglio arrivare a narvik e lavarmi i panni.
facciamo due gruppi, mauro e marco partono presto per svolvær mentre io, eddy, i whipi e giuseppe partiamo piu' tardi, a meta' strada ci divideremo e mentre io faro' rotta verso narvik gli altri raggiungeranno mauro e marco.
a 90 km a nord di mo i rana passa il circolo polare artico.
sosta, foto di rito, cioccolata calda nel polarsirkelensenteret e ci sputtaniamo un po' di soldi in souvenir.
all'ultima sosta, prima di dividerci, giuseppe insiste che vuole sapere se le renne si buttano attraverso la strada come i cinghiali oppure se stazionano in mezzo, dopo le curve, come i somari.
io propendo per la seconda.
ho torto.
due curve dopo essere ripartiti una bestia che sembrava un cavallo macrocefalo salta dalla foresta sulla strada alcuni metri davanti a me, inchiodo, suono e impreco mentre la renna attraversa di corsa la strada.
ora sono a narvik, sano e salvo e i miei panni si stanno lavando.
facciamo due gruppi, mauro e marco partono presto per svolvær mentre io, eddy, i whipi e giuseppe partiamo piu' tardi, a meta' strada ci divideremo e mentre io faro' rotta verso narvik gli altri raggiungeranno mauro e marco.
a 90 km a nord di mo i rana passa il circolo polare artico.
sosta, foto di rito, cioccolata calda nel polarsirkelensenteret e ci sputtaniamo un po' di soldi in souvenir.
all'ultima sosta, prima di dividerci, giuseppe insiste che vuole sapere se le renne si buttano attraverso la strada come i cinghiali oppure se stazionano in mezzo, dopo le curve, come i somari.
io propendo per la seconda.
ho torto.
due curve dopo essere ripartiti una bestia che sembrava un cavallo macrocefalo salta dalla foresta sulla strada alcuni metri davanti a me, inchiodo, suono e impreco mentre la renna attraversa di corsa la strada.
ora sono a narvik, sano e salvo e i miei panni si stanno lavando.
notte oltre il circolo polare (notate l'ora)
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9.8 trondheim-mo i rana [502-4250]
la norvegia e' bellissima.
tappa di trasferimento, ma da sola (come le altre tappe) varrebbe il viaggio.
curve a destra, a sinistra, salite, discese, ponti, tunnel, gallerie e ogni combinazione possibile... tipo curva in salita la prima meta' e in discesa l'altra, tunnel con doppia curva, dopo ogni dosso una sorpresa.
e laghi, e isole, e isole con laghi, e laghi con isole e isole con laghi con isole.
e fiordi, naturalmente.
e curve.
secondo me mandelbrot ha avuto qui la sua ispirazione.
a mo i rana ci incontriamo finalmente con whipe, whipo e giuseppe.
tappa di trasferimento, ma da sola (come le altre tappe) varrebbe il viaggio.
curve a destra, a sinistra, salite, discese, ponti, tunnel, gallerie e ogni combinazione possibile... tipo curva in salita la prima meta' e in discesa l'altra, tunnel con doppia curva, dopo ogni dosso una sorpresa.
e laghi, e isole, e isole con laghi, e laghi con isole e isole con laghi con isole.
e fiordi, naturalmente.
e curve.
secondo me mandelbrot ha avuto qui la sua ispirazione.
a mo i rana ci incontriamo finalmente con whipe, whipo e giuseppe.
8.8 bergen-trondheim [838-3748]
la norvegia è bellissima.
lasciamo casa di trond alle 9:30 e passiamo in centro a comprare un paio di guanti, che le ciofeche della overside mi sono durate meno di un giorno.
usciamo dal negozio -alle 10:30- che sono anche il felice proprietario di una tuta antipioggia giallo fosforescente (che, se mi prendono, nessuno potra' dire "non ti ho visto).
la destinazione e' trondheim, un imprecisato numero di km a nord che orientativamente dovrebbero aggirarsi intorno ai 650. forse.
sul primo traghetto, sul sognefjorden, incontriamo un aborigeno motomunito (tdm 850) che attacca bottone e ci dice che non possiamo evitare di passare per lo strynfjellet, strada che i motociclisti norvegesi considerano spettacolare.
dovete sapere (forse l'ho gia' scritto) che la norvegia e' bellissima, e che praticamente tutte le strade sono segnate sulle carte con il bordino verde che significa "panoramica", beh, lo strynfjellet -sulla mappa- ha il bordino verde fosforescente (come la mia tuta) e tanti asterischini lampeggianti, se li merita.
intanto prima di arrivarci si fa una specie di mini stelvio, con una quindicina di tornanti in salita e altrettanti in dicesa, o forse sono meno o forse di piu', non lo so perche' noi l'abbiamo fatto dentro una nuvola, non si vedeva neanche il cupolino... io seguivo a 2 o 3 metri le doppie frecce lampeggianti di mauro e stringevo le manopole talmente forte che arrivati in basso, fuori dalla nuvola, mi facevano male le mani.
in basso uno specchio d'acqua da pubblicita' (infatti e' quello presente sui depliant della bmw r 1200 rt) e poi si risale, altri tornanti fin sulla nuvola e poi si scende.
verso lo strynfjellet, una strada incredibile che costeggia e attraversa torrenti e cascate. ne valeva la pena.
si va avanti verso trondheim che -non si capisce com'e'- secondo il gps dista sempre 350 km da noi.
ogni tanto piove e penso che queste strade devono essere assolutamente irresistibili d'estate.
poi realizzo che siamo in estate.
e siamo sempre a 350 km da trondheim.
inizio a credere che ci stiamo muovendo su un mondo parallelo, a 350 km da trondheim.
contattiamo l'albergo per dire che arriveremo sul tardi, a mezzanotte, forse dopo.
continuiamo a guidare, passa la giornata e si fa sera, e qui fa sera tardi.
e poi si fa notte.
e a mezzanotte ci troviamo in attesa di un ferryboat che -secondo i nostri calcoli- non avremmo dovuto prendere.
attacco discorso con un aborigeno ciccione su una macchina con carrellino agganciato.
scusi, per andare a trondheim dobbiamo prendere questo traghetto?
si.
ah... e poi basta, non ci sono altri traghetti, vero?
dipende. se volete potete arrivarci via terra, ma c'e' un'ora e passa di guida in piu', altrimenti potete prendere un altro traghetto dopo di questo e la strada e' piu' breve.
e passa l'altro traghetto, voglio dire non e' che a una certa ora smettono?
anch'io vado a trondheim... quando scendiamo da questo abbiamo un'ora e cinque minuti per fare 70 km, se perdiamo quello bisogna aspettare un'ora e mezza quello successivo.
ah, tu vai a trondheim, allora ti seguiamo.
potete provarci.
me lo guardo e so che sulla mia fronte c'e' una scritta al neon che dice ciccio, vuoi giocare a chi ce l'ha piu' lungo?
io correro' come un matto per prenderlo.
ok, noi ci proveremo.
noto che la sua macchina, una bmw 735 del '91 ha delle ruote posteriori larghe un paio di palmi.
scendiamo dal traghetto sparati dietro di lui, gli stiamo appresso per qualche km e poi lo superiamo e allunghiamo il passo.
stiamo almeno 50 km/h sopra i limiti, abbiamo le moto cariche, piove, e' notte fonda, non conosciamo la strada e stiamo facendo a gara di velocita' con un norvegese con la macchina taroccata... sono cose che non dovrei raccontare alle mie figlie, beh, sono cose che non dovrei proprio fare... ma abbiamo un traghetto da prendere.
allunghiamo talmente il passo che ci perdiamo eddy con la sua custom... rallentiamo finche' non lo vediamo arrivare e ripartiamo a manetta.
ma dietro a eddy arriva il ciccione sparatissimo con il carrello che scodinzola.
lo facciamo passare e lui alza uno tsunami di acqua mentre ci sorpassa.
non riusciamo a stargli dietro.
arriviamo all'imbarco un paio di minuti prima del ferry e 3 minuti dopo il ciccione, mi complimento con lui che ci prende per il culo chiedendo se ci siamo fermati a mangiare qualcosetta.
parliamo della sua macchina e ci racconta che ha piu' di 40.000 euro di modifiche (oltre alle gomme) e che si, normalmente e' molto veloce, purtroppo oggi ha il carrello appresso...
l'ultimo ferry e siamo a 150 km da trondheim.
sono le 2:30 del mattino e a eddy sta finendo la riserva di benzina e noi non abbiamo un tubo per fare il succhio dal rt.
accostiamo in una coop, chiusa ma illuminata, dopo un'accurata ricerca troviamo un tubo (attaccato ai sanitari, ma pur sempre un tubo), travasiamo un po' di benza nel serbatoio della custom e gia' che ci siamo anche un litro sulla mia.
usciamo dal negozio -alle 10:30- che sono anche il felice proprietario di una tuta antipioggia giallo fosforescente (che, se mi prendono, nessuno potra' dire "non ti ho visto).
la destinazione e' trondheim, un imprecisato numero di km a nord che orientativamente dovrebbero aggirarsi intorno ai 650. forse.
sul primo traghetto, sul sognefjorden, incontriamo un aborigeno motomunito (tdm 850) che attacca bottone e ci dice che non possiamo evitare di passare per lo strynfjellet, strada che i motociclisti norvegesi considerano spettacolare.
dovete sapere (forse l'ho gia' scritto) che la norvegia e' bellissima, e che praticamente tutte le strade sono segnate sulle carte con il bordino verde che significa "panoramica", beh, lo strynfjellet -sulla mappa- ha il bordino verde fosforescente (come la mia tuta) e tanti asterischini lampeggianti, se li merita.
intanto prima di arrivarci si fa una specie di mini stelvio, con una quindicina di tornanti in salita e altrettanti in dicesa, o forse sono meno o forse di piu', non lo so perche' noi l'abbiamo fatto dentro una nuvola, non si vedeva neanche il cupolino... io seguivo a 2 o 3 metri le doppie frecce lampeggianti di mauro e stringevo le manopole talmente forte che arrivati in basso, fuori dalla nuvola, mi facevano male le mani.
in basso uno specchio d'acqua da pubblicita' (infatti e' quello presente sui depliant della bmw r 1200 rt) e poi si risale, altri tornanti fin sulla nuvola e poi si scende.
verso lo strynfjellet, una strada incredibile che costeggia e attraversa torrenti e cascate. ne valeva la pena.
si va avanti verso trondheim che -non si capisce com'e'- secondo il gps dista sempre 350 km da noi.
ogni tanto piove e penso che queste strade devono essere assolutamente irresistibili d'estate.
poi realizzo che siamo in estate.
e siamo sempre a 350 km da trondheim.
inizio a credere che ci stiamo muovendo su un mondo parallelo, a 350 km da trondheim.
contattiamo l'albergo per dire che arriveremo sul tardi, a mezzanotte, forse dopo.
continuiamo a guidare, passa la giornata e si fa sera, e qui fa sera tardi.
e poi si fa notte.
e a mezzanotte ci troviamo in attesa di un ferryboat che -secondo i nostri calcoli- non avremmo dovuto prendere.
attacco discorso con un aborigeno ciccione su una macchina con carrellino agganciato.
scusi, per andare a trondheim dobbiamo prendere questo traghetto?
si.
ah... e poi basta, non ci sono altri traghetti, vero?
dipende. se volete potete arrivarci via terra, ma c'e' un'ora e passa di guida in piu', altrimenti potete prendere un altro traghetto dopo di questo e la strada e' piu' breve.
e passa l'altro traghetto, voglio dire non e' che a una certa ora smettono?
anch'io vado a trondheim... quando scendiamo da questo abbiamo un'ora e cinque minuti per fare 70 km, se perdiamo quello bisogna aspettare un'ora e mezza quello successivo.
ah, tu vai a trondheim, allora ti seguiamo.
potete provarci.
me lo guardo e so che sulla mia fronte c'e' una scritta al neon che dice ciccio, vuoi giocare a chi ce l'ha piu' lungo?
io correro' come un matto per prenderlo.
ok, noi ci proveremo.
noto che la sua macchina, una bmw 735 del '91 ha delle ruote posteriori larghe un paio di palmi.
scendiamo dal traghetto sparati dietro di lui, gli stiamo appresso per qualche km e poi lo superiamo e allunghiamo il passo.
stiamo almeno 50 km/h sopra i limiti, abbiamo le moto cariche, piove, e' notte fonda, non conosciamo la strada e stiamo facendo a gara di velocita' con un norvegese con la macchina taroccata... sono cose che non dovrei raccontare alle mie figlie, beh, sono cose che non dovrei proprio fare... ma abbiamo un traghetto da prendere.
allunghiamo talmente il passo che ci perdiamo eddy con la sua custom... rallentiamo finche' non lo vediamo arrivare e ripartiamo a manetta.
ma dietro a eddy arriva il ciccione sparatissimo con il carrello che scodinzola.
lo facciamo passare e lui alza uno tsunami di acqua mentre ci sorpassa.
non riusciamo a stargli dietro.
arriviamo all'imbarco un paio di minuti prima del ferry e 3 minuti dopo il ciccione, mi complimento con lui che ci prende per il culo chiedendo se ci siamo fermati a mangiare qualcosetta.
parliamo della sua macchina e ci racconta che ha piu' di 40.000 euro di modifiche (oltre alle gomme) e che si, normalmente e' molto veloce, purtroppo oggi ha il carrello appresso...
l'ultimo ferry e siamo a 150 km da trondheim.
sono le 2:30 del mattino e a eddy sta finendo la riserva di benzina e noi non abbiamo un tubo per fare il succhio dal rt.
accostiamo in una coop, chiusa ma illuminata, dopo un'accurata ricerca troviamo un tubo (attaccato ai sanitari, ma pur sempre un tubo), travasiamo un po' di benza nel serbatoio della custom e gia' che ci siamo anche un litro sulla mia.
e' giorno.
alle 5:00, 19 ore e mezza dopo la partenza, arriviamo all'albergo a trondheim.
e' stata una lunga giornata.
bellissima e massacrante.
prima di mezzogiorno dobbiamo fare il check out.
7.8.07
7.8 hirtshals-bergen [453-2910]
la norvegia é bellissima.
abbiamo dormito 3 o 4 ore, non tutti ce la fanno, le moto genitoriali e la supertouring-lol decidono di rimanere a kristiansand a dormire, noi andiamo.
i primi 200 km sono con bel tempo, percorriamo la costa fra laghi e fiordi, salite e discese, non c´é un pezzo dritto piú lungo di 10 metri: tutte curve.
ci hanno un po´ terrorizzati con il rispetto dei limiti di velocitá: pare che superarlo di 2 km/h comporti zirilioni di euro di multa e punizioni corporali (oltre a qualche mese di galera).
dopo 200 km inizia a piovigginare, sottile sottile, sembra la garua cilena.
soliti problemi con la visiera e gli occhiali, ma la strada é stupenda.
prendiamo un ferry, attraversiamo un fiordo, un po´ di km, un altro ferry per un altro fiordo, altri km e alle 19:00 arriviamo a bergen.
gli alberghi sono tutti pieni.
bergen é il miglior posto per rimanere senza albergo: é l´unico dove ho degli amici.
siamo ospiti di trond e gjertrud (e genitori di trond) che ci fanno lavare, cambiare, mangiare e dormire.
abbiamo dormito 3 o 4 ore, non tutti ce la fanno, le moto genitoriali e la supertouring-lol decidono di rimanere a kristiansand a dormire, noi andiamo.
i primi 200 km sono con bel tempo, percorriamo la costa fra laghi e fiordi, salite e discese, non c´é un pezzo dritto piú lungo di 10 metri: tutte curve.
ci hanno un po´ terrorizzati con il rispetto dei limiti di velocitá: pare che superarlo di 2 km/h comporti zirilioni di euro di multa e punizioni corporali (oltre a qualche mese di galera).
dopo 200 km inizia a piovigginare, sottile sottile, sembra la garua cilena.
soliti problemi con la visiera e gli occhiali, ma la strada é stupenda.
prendiamo un ferry, attraversiamo un fiordo, un po´ di km, un altro ferry per un altro fiordo, altri km e alle 19:00 arriviamo a bergen.
gli alberghi sono tutti pieni.
bergen é il miglior posto per rimanere senza albergo: é l´unico dove ho degli amici.
siamo ospiti di trond e gjertrud (e genitori di trond) che ci fanno lavare, cambiare, mangiare e dormire.
casa di famiglia trond
sará difficile ripartire.
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